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Page:Duello, libro de re (Paride de Pozzo) 1521.pdf/65

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tanto indebilitare, & inflacchire le sue corporale fortezze che venga ad essere equale col provocato; altramente retrovandose fortissimo il Cavaliero che provocasse li debili, & impotenti facilmente de tutte sue imprese resteria vincitore. Onde per volere evitare questo inconveniente che saria molto absurdo che lo gagliardo potesse restringere uno debele, & impotente nel combattere se debbe cosi como de sopra e dicto le sue fortezze indebilitare; si como nelo exemplo del giocator dela palla spesse volte se sole vedere che volendo lui giocare con uno ilquale non sara destro, ne cosi experto nel gioco lui se legara la mano, overo giocara con la sinistra, & l'altro con la destra, similmente uno maestro de scrimire sogliono dare avantagio a colui ilquale non sara cosi erudito, ne amaestrato nel scrimire; & succedendo per caso chel Cavaliero provocasse uno altro che havesse uno occhio; potria dire quello ilquale fosse provocato attale che la fortuna fosse commune ad tutti doi che combatesseno con equali pericoli, che non solamente se devesse uno occhio per legame offuscare (como de sopra e dicto) ma che totalmente privare se ne devesse cavandosi uno occhio como il provocato devesse tenere nelo combattere, che perdendo luno non havesse speranza ne l'altro ceco; & che con equale timore combattesseno; attento che quello che havesse doi occhii con piu securita combatteria che uno perdendo, l'altro gli resteria, & lo inimico ceco de uno occhio con maggiore timore cognoscendo lo avantagio del inimico che doi ne havesse; & per questo non observandose la equalita nela