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Page:Duello, libro de re (Paride de Pozzo) 1521.pdf/44

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cosa rare volte se accordano in una medesima sententia, & determinando senza ragione naturale, quando per exempli, & quando per loro aribtrio, & senza fondamento de cagione; & perché non se fondano in lege scripta, dove manca lo stile, o consuetudine de l'arme se ha da recorrere ala imperiale lege, laquale per ragione non possono in niuno modo refutare che non se debbiano per quella judicare; & li imperatori per volunta divina a tutte le gente sono proposti. Per liquali è stato trovato lo uso de l'arme, & hanno approbata, ornata, & exaltata la militia, ne laquale hanno constitute le lege; quantunche prima, si como disopra è dicto da Dio immortale, fo ordinato inanzi che nel mondo venisse il Romano Imperio, lo quale molto ferventemente de continuo le battaglie exercitarono; & perché li Romani con l'arme prima acquistorono lo Imperio, qual seguendo tutti li Re con arme hanno acquistati, & conservati li regni, & è argumento legale, che prima le arme che le lege se trovorno; le quale dopo hanno dato ordine disciplina ala militia, in modo che non saria disconveniente religione appelarla, per li molti justi precepti che per privilegii nela militia hanno ordinati, per conservatione dela honesta deli armigeri & cavalieri; & hanno dato regula de modi con liquali se debbiano li cavalieri in arme regere, governanre; & lo imperio per le arme fo dicto felicissimo. Attento che con la exercitatione de l'arme imviolabilmente se observano in extrema conservatione le lege Imperiale; & li imperatori per le legge, & per l'arme conservano lo