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Page:Duello, libro de re (Paride de Pozzo) 1521.pdf/118

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nioso, overo che commettesse alcuno delicto, o tradimento perloquale levasse fama de mal cavaliero de non essere admesso nelo combattere con uno altro honesto, & virtuoso cavaliero. Se risponde che havendo mutata la sua conditione da bona in mala fama po essere dal suo nimico recusato nelo combattere con lui per essere in stato de mala conditione, che se al presente volesse uno altro rechieditore a guagio de battaglia non potria per la indespositione dela reproccia alaquale e accascato per mancamento, delicto commesso dopo la conventione facta del combattere in tale giornata, se intende se lo rechieditore durante il termine del tempo non accasco in infamia de reproccia, ma che se conserve nelo stato, nelquale se ritrova quando accepto la disfida, & fece la conventione. Onde finalmente se determina che iustamente se potra recusare un Cavaliero nela giornata dela battaglia quando dopo lo guagio acceptato per segno delo combattere sara pegiorato de sua conditione, & fama, & potra essere dal rechiesto reprocciato (si como de sopra e dicto) & simile diffinitione se fa del rechieditore quando il rechiesto fosse de suo bono stato dapo la promessa mutato in male che non saria tenuto con lui combattere per la nova reproccia acquistata.

Finisse il terzo libro.