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E Da vedere appresso quando fosse deputata la giornata de combattere a tutta oltranza per doi Cavalieri, deliquali fosse luno impedito per necessita de no potere comparere, ilquale mandasse a fare la excusatione al iudice allegando lo impedimento. Se dubita se deveria essere odito; perche se dice chel iudice debbe attendere ala scusa se e iusta, & vera la devera admettere; & quando fosse iniusta non la deveria odire; & se fosse impedimento de propria infirmita, de tempestate, de acqua per laquale havesse da passare, o che fosse impedito dal suo signore ilquale facesse guerra con altro principe; & nel suo aiuto se ritrovasse, overo che non se potesse partire per essere mossa guerra contra sua patria, per lo honore de laquale e obligato pugnare, overo per altri iusti impedimenti non potesse andare nela battaglia; in tal caso saria tenuto de andare cessati li impedimenti; dove se debbe intendere che questi tali impedimenti; nov siano ficti, ne per astutia procurati, overo che non se havesse fincto nel extremo termine del comparere, sopravenendo per sua colpa lo impedimento alhora non se debbe per lo iudice admettere, ante procedere in sua contumacia, nelaquale accascando lo rechieditore, saria lo rechiesto absoluto dela querela con infamia dle rechieditore, da devere essere reprobata in altre personal battaglie; & quando fosse contumace lo rechiesto se debbe como confesso condennare del delicto; perloquale erano deliberati combattere con sua infamia, & reproccia; & pero sogliono gli cavalieri in simile caso dove se allega infirmita protestarse che tal