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Page:Duello, libro de re (Paride de Pozzo) 1521.pdf/109

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fine. Onde per essere la mane hora piu disposta considerato che l'homo sta piu forte, & piu sobrio per tale respecto l'altro non potria dire potesse a l'hora tarda comparere per defraudare il tempo de lintegra giornata, non e licito che quello che se ha da fare per propria virtu se devesse con astutia de interfugii ne l'hora tarda perlongare, perche quello il quale e obligato de fare o de dare a tutta una giornata, overo de vincere il compagno per battaglia non se gli debbe uno minimo tempo de quella togliere dala parte adversaria; & per questo non se po astrengere nel combattere, & in una hora che la tardita de luno non debbe nocere a l'altro; & per consuetudine la battaglia da persona sogliono cominciare nela prima hora del giorno, & non de l'ultima nelaquale debbe essere finita per questo non se debbe in quella cominciare; & perche lo principio del giorno e del hora chel sole se moonstra sopra dela terra; & non nel tempo che per la sopravenente nocte nasconde li soi lucidi ragii nelquale demonstra essere il suo fine; & per questoche arriva in hora tarda dela giornata deputata quando e da explicare un facto loquale recerca tutta la giornata; si como la battaglia personale che potria durare tutto un giorno nelquale ale volte se vede che luno non e de l'altro superato como in altri casi havemo narrato. Et per questo se dice chel Re Piero arrivnado la sera non se po dire essere andato a tempo. Et dice se anchora che dove non e expressa hora certa se debbe nel'hora solita, & consueta comparere per vedere la verita se debbe giongere a tempo debito; attale che per discernere il vero sia tem-